Luca Morisi indagato, l’inventore della «Bestia» ed ex guru social della Lega accusato da tre giovani: «Ci ha dato lui la droga»

Morisi ha 48 anni ed è al fianco di Salvini dal 2013. Lo aveva seguito anche al ministero dell’Interno dove aveva creato una vera e propria task force in grado di gestire l’immagine sui social e nel giro di qualche mese il leader aveva catturato milioni di follower.

In alcune segnalazioni sospette dell’Unità antiriciclaggio di Bankitalia pubblicate da L’Espresso, venivano evidenziati passaggi di soldi anomali per finanziare le sue società e gestire l’immagine del «capo». Lui si definiva «Social-megafono, mi occupo quasi 24×7 della comunicazione per il Capitano». Raccontava di aver avuto «un innamoramento» che lo aveva portato a diventare lo spin doctor più ascoltato.

La sua strategia di comunicazione aveva creato numerose polemiche. Come quando posta la foto che ritrae Salvini mentre imbraccia un mitra. «Si avvicinano le Europee e se ne inventeranno di ogni per fermare il Capitano. Ma noi siamo armati e dotati di elmetto», spiega Morisi.

È sempre lui a inventare il «Vinci Salvini», il gioco alla vigilia delle elezioni politiche del 2018 che premiava con un incontro faccia faccia con il «Capitano» chi metteva più like alle foto e ai video che Morisi confezionava e mandava in rete seguendo Salvini come un’ombra in giro per l’Italia. Fino a quell’inciampo di un mese fa.

L’inchiesta è in corso, i dettagli ancora coperti dal segreto istruttorio. Ma la scelta di farsi da parte e il silenzio della Lega sulla vicenda sembrano dimostrare che fosse ben difficile liquidarla come «una bufala». Del resto in questi giorni Salvini, impegnato in campagna elettorale e quindi in numerosi comizi e incontri pubblici, non ha rilasciato alcun commento sulla decisione di Morisi di dimettersi.

CORRIERE.IT

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