Costa: «A fine mese capienza di teatri e cinema al 75-80%»

di Adriana Logroscino

La risposta che impresari, artisti e lavoratori aspettano da tempo è in arrivo: entro fine mese il governo deciderà se cinema e teatri potranno tornare a riempire le loro platee, o almeno non più solo a metà . E, almeno nella previsione del sottosegretario alla Salute, Enrico Costa, darà una risposta positiva. «Credo che ci saranno le condizioni per un’estensione a tappe della capienza : immediatamente al 75-80 per cento, dopo qualche settimana anche al 100 per cento».

Merito del green pass ormai nelle mani di milioni di italiani . Il sottosegretario si sbilancia anche su un altro divieto in vigore da tanto: «Nella valutazione che il governo si è impegnato a fare a fine mese potrebbe essere considerata anche la riapertura delle discoteche che fanno parte di quelle attività ludiche alle quali si fa cenno nel decreto. Si tratta di un comparto produttivo come gli altri, purtroppo fermo da un anno e mezzo. Sono fiducioso avranno indicazioni».

Le discoteche riaprirebbero inizialmente limitando gli accessi («magari al 75 per cento», ipotizza Costa) e naturalmente solo per chi sia in possesso del green pass. Il sottosegretario non si esprime, invece, riguardo all’obbligo di indossare la mascherina anche in pista: «È una valutazione che spetta al Cts». Una condizione, però, considerata irricevibile da gestori e rappresentanti sindacali che sostengono che il ballo, assimilabile a un’attività sportiva, sia incompatibile con la mascherina.

Da tempo imprenditori, attori e artisti in generale, operatori e sindacalisti che rappresentano le maestranze chiedono che nei cinema, nei teatri e nei palazzetti in cui si esibiscono i cantanti si possa tornare a ospitare il pubblico rivedendo le limitazioni, per effetto del green pass. In occasione dell’ultimo decreto, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha indirizzato una lettera al presidente del Consiglio e al ministro Speranza: «Vi chiedo di valutare la possibilità di regolare l’accesso a cinema, teatri e sale da concerto e la partecipazione a spettacoli dal vivo prevedendo, per gli spettatori, il requisito del possesso di “green pass” e, fermo restando l’obbligo di indossare la mascherina per la durata dell’evento, di rivedere le misure di distanziamento, consentendo un più ampio uso delle capienze degli spazi».

Pochi giorni fa anche Giuseppe Conte ha sollevato pubblicamente il tema. Intanto comici e cantanti alternano proteste e flash mob per spingere la politica a rimuovere le limitazioni. «Il governo ha preso un impegno a valutare queste richieste — dice Costa — e, basandoci sui dati relativi a contagio, ricoveri e vaccinazioni, sono fiducioso che quella valutazione sarà positiva. Ci siamo molto impegnati per far vaccinare gli italiani. Ora è importante dare loro orizzonti positivi: dimostrare che davvero immunizzarsi assicura maggiore libertà».

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