Letta: «Ora sui vaccini serve un patto di maggioranza: tutti i candidati siano immunizzati»

di Monica Guerzoni

Il segretario pd Letta: Salvini ha fatto un passo, il partito lo segua. Tutte le forze sostengano le misure del governo senza ambiguità

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Enrico Letta insieme alla candidata alla presidenza della Regione, Calabria Amalia Bruni

«Ci vuole un patto di maggioranza sul tema dei no vax».

Tutti con Draghi, contro chi rifiuta il vaccino?

«Il dna di questo governo è dato da tre cose. La prima – per il segretario Enrico Letta, reduce dal lancio della piattaforma digitale delle Agorà democratiche del Pd – è la scrittura del Pnrr. Poi le riforme funzionali ai fondi europei, giustizia, fisco, e semplificazioni. Ma la questione numero uno è la campagna vaccinale per uscire dalla pandemia e tornare alla normalità».

A che punto è la missione di Draghi?

«Il governo e la maggioranza stanno lavorando bene sul Pnrr e sui nodi delle riforme, ma l’elemento costitutivo della maggioranza è la messa in sicurezza dell’Italia attraverso vaccinazioni, riaperture e green pass. Anche Figliuolo ha lavorato molto bene per la campagna, ma ora la variante Delta e la sfida no vax alzano il livello della difficoltà».

E se la Lega non ci sta?

«Vaccinandosi Salvini ha fatto un passo in avanti. Sui social, dove è stato pesantemente criticato, si è visto quanto gli è costato da parte del suo mondo, quindi il mio giudizio è positivo».

Ma Salvini contende a Meloni milioni di voti di dubbiosi o contrari e difende chi scende in piazza contro il green pass. Si può fare campagna elettorale sulla vita delle persone?

«Non voglio giocarla sulla polemica nei confronti della Lega, ma ho sentito le dichiarazioni responsabili di Di Maio, Berlusconi e Tajani e ritengo importante riaffermare un chiaro patto di maggioranza a partire dal tema vaccini. Le prossime settimane saranno complesse, il mare sarà in tempesta, la nave ballerà».

Sta dicendo che il governo rischia, perché Lega o M5S possono strappare?

«Sto dicendo che la variante Delta corre, la stanchezza della popolazione dopo un anno sfiancante è comprensibile. È necessario un patto di chiara corresponsabilità, per sostenere le misure del governo e lo sforzo di farle passare nell’opinione pubblica, senza distinguo e senza ambiguità».

Una sfida a Salvini?

«Noi lanciamo la sfida a tutti. Chiediamo che tutti i candidati alle amministrative abbiano ottemperato agli obblighi vaccinali, come fa il Pd. È un messaggio forte, che tutti dovrebbero sottoscrivere. Sindaci e presidenti di regione siano i primi a dare l’esempio. In questi giorni ho battuto la Calabria da Nord a Sud con la nostra candidata presidente Amalia Bruni, che rappresenta nella sua terra il modello che Draghi ha portato a livello nazionale».

Bruni come Draghi?

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