Manifestazioni contro il green pass, il governo: così risale la curva e si rischiano nuove chiusure

Alcune questure avevano ricevuto avvisi di sit in e per questo era stato disposto un servizio straordinario di presidio del territorio con migliaia di agenti schierati, ma l’eventualità che il green pass diventi il nuovo argomento di scontro allarma i responsabili della sicurezza proprio per le conseguenze che potrà avere sulla circolazione del virus, più che sull’ordine pubblico. A parte il lancio di qualche fumogeno e sporadici tentativi di forzare i blocchi delle forze dell’ordine, nelle strade e nelle piazze non ci sono stati incidenti. Il vero problema è quel che potrà accadere se davvero i nemici del green pass organizzeranno nuove manifestazioni e si accalcheranno a migliaia senza alcuna protezione. Per questo si continuerà a vigilare sulla pianificazione delle proteste, ribadendo il divieto di assembramento tuttora in vigore e ancor più la responsabilità di eventuali nuove chiusure in capo a chi non ha impedito alla folla di accalcarsi. Non è un caso che i partiti della maggioranza si siano schierati compatti contro le proteste, sfidando poi la destra «a prendere le distanze da chi manifesta in totale disprezzo di chi ha perso la vita o dei sanitari che ormai da un anno e mezzo sono impegnati come sul fronte di guerra». E paventando la possibilità che «l’obbligo vaccinale si riveli l’unica soluzione».

CORRIERE.IT

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