Anniversario della morte di Borsellino, cittadinanza onoraria a tutti gli uomini e le donne della polizia

Edoardo Izzo

La conferisce oggi il sindacodi Palermo. Il ministero dell’Interno: «Fu un attentato al cuore dello Stato ed alla centralità delle sue istituzioni, ordito da criminali efferati»

Anniversario della morte di Borsellino, cittadinanza onoraria a tutti gli uomini e le donne della polizia

ROMA. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, conferisce oggi la Cittadinanza Onoraria della Città di Palermo alle donne e agli uomini della Polizia di Stato, «un riconoscimento che sancisce il legame forte e indelebile, inciso nella dolorosa storia di questa città ed intrecciato con la vita dei tanti servitori dello Stato che qui prestano ed hanno prestato il loro servizio con onore, anche sino al sacrificio estremo». La cerimonia di oggi, che vedrà la cittadinanza onoraria di tutti i membri del corpo consegnata nelle mani del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini, si svolgerà alle ore 18, nell’aula dedicata a Domenico Corona, all’interno della Caserma Lungaro, a poche decine di metri da quell’Ufficio di polizia dal quale Agostino, Walter, Vincenzo, Claudio ed Emanuela, uscirono per l’ultima volta il 19 luglio del 1992. Oggi ricorre infatti il 29° anniversario dell’attentato di via D’Amelio: è sempre stato un momento dedicato alla riflessione, alla memoria e alla celebrazione del sacrificio di 6 uomini dello Stato morti per aver adempiuto con onore il loro servizio alla comunità.

«Le stragi di Capaci e via D’Amelio – si legge in una nota diffusa dal ministero dell’Interno – costituirono l’atto estremo della violenza mafiosa che negli anni aveva colpito gli uomini dello Stato e della società civile che con intelligenza, coraggio ed alto senso del dovere si erano opposti ad un sistema perverso: la prepotenza criminale organizzata di cosa nostra. Fu un attentato al cuore dello Stato ed alla centralità delle sue Istituzioni, ordito da criminali efferati, che attraverso l’annientamento di vite e storie personali e familiari di poliziotti e magistrati, tentarono di far vacillare le solide fondamenta democratiche del nostro Paese».

Oggi, dalla Città di Palermo, giunge dunque «un riconoscimento che è insieme espressione di gratitudine per l’alto prezzo in termini di vite umane pagato nella lunghissima storia della Polizia a Palermo e di apprezzamento per l’instancabile impegno con cui i poliziotti quotidianamente contrastano i fenomeni criminali». 

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