Draghi prova a sfilare la finale a Londra

BERLIN, GERMANY - JUNE 21: Italian Prime Minister Marion Draghi speaks during a joint press conference...
BERLIN, GERMANY – JUNE 21: Italian Prime Minister Marion Draghi speaks during a joint press conference with German Chancellor Angela Merkel after talks ahead of the Euro summit 2021 at the Chancellery on June 21, 2021 in Berlin, Germany. The two leaders are meeting ahead of a summit of the European Council scheduled for June 24-25. (Photo by Odd Andersen – Pool/Getty Images)

“Sì. Ho intenzione di adoperarmi perché la finale non si faccia in un Paese dove i contagi stanno crescendo rapidamente”. Sono le ultime parole di Mario Draghi alla conferenza stampa con Angela Merkel a Berlino e sembrano piombo. Rispondendo ad una domanda precisa sull’opportunità di giocare magari a Roma la finale degli europei, data la situazione covid in Gran Bretagna dovuta alla diffusione della variante Delta, il premier tira fuori un’assoluta sorpresa anche per gli addetti ai lavori: il governo cercherà di non far giocare la partita al Wembley stadium di Londra. Sia la Uefa che la Federcalcio, interpellate da Huffpost, smentiscono. Palazzo chigi, al momento in cui si scrive, non precisa ulteriormente.

“L’associazione calcio inglese (Fa) e le autorità inglesi stanno lavorando insieme e con successo per tenere le semi-finali e la finale degli Europei a Wembley e non ci sono piani per cambiare la location di queste partite”, ci risponde l’ufficio stampa della Uefa.

Anche in Federcalcio sostengono di non avere “alcuna indicazione” per spostare la finale e che anzi stanno “lavorando con la Uefa per garantire tutte le disposizioni di sicurezza del caso”. Proprio stamane il presidente della Ficg Gabriele Gravina ha smentito categoricamente: “Ultima gara a Roma nei quarti di Euro 2020? Sì, smentisco categoricamente una ipotesi di spostamento della Final Four su Roma, così come un eventuale spostamento verso Budapest”.

E invece Draghi, preoccupato per la nuova ondata di pandemia in Gran Bretagna, cosa che ha portato il governo italiano a varare misure di quarantena per chi arriva in Italia dal Regno Unito, non solo mette nel conto l’ipotesi che l’ultima partita degli europei di calcio non si tenga a Londra ma addirittura assicura il suo impegno in questo senso.

La cancelliera Merkel non risponde sul punto, del resto la conferenza stampa era in chiusura. Ma ascolta con espressione seria. La notizia intanto fa il giro dei media stranieri. In Italia trova subito sponda nel segretario del Pd Enrico Letta: “Naturale che se ci sono troppi problemi, tipo quarantene, vada cambiata la sede”, della finale degli Europei, dice ospite di ‘Otto e mezzo’ su La7. “Mi sembra una cosa di buon senso. Boris Johnson non sarà contento, vedremo”.

Da Downing Street, almeno mentre scriviamo, nessun commento, ma in via non ufficiale, il governo britannico fa sapere di essere “completamente impegnato”, in stretto contatto con l’Uefa, a far sì che le semifinali e la finale si possano svolgere a Wembley come previsto “in condizioni di sicurezza” sanitaria per tutti. 

Facile prevedere ulteriori tensioni, se Draghi insisterà sul punto. Complicazioni che potrebbero sommarsi ai rapporti di per sé già complicati tra Unione Europea e Londra dopo la Brexit, per via della scelta di Downing Street di non rispettare gli accordi sul confine irlandese e per via delle reciproche rivendicazioni sui diritti di pesca tra la Francia e l’Oltremanica. Oggi intanto si è aggiunto sale alle ferite, questione calcistica a parte. Pare che l’Ue sia intenzionata a consumare una sorta di vendetta sulle serie tv prodotte in Gran Bretagna.

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