Alzheimer, nuova cura dopo 20 anni: “Può rallentare il declino cognitivo”

Il farmaco, prima nuova terapia a cui si dà l’ok dal 2003, sarà destinato ai pazienti con sintomi lievi e intermedi. I tempi di approvazione sono stati ridotti, seguendo la logica dell’urgenza applicata per i vaccini anti-Covid. «Se ne è valutata la sicurezza e perciò l’assenza di effetti avversi», dice Nocentini, ricordando che in Europa sarà compito dell’Ema valutare l’aducanumab, il quale passerà poi al vaglio delle agenzie nazionali, come l’Aifa italiana. E, come accade per altri anticorpi monoclonali, è probabile che non approdi in farmacia, ma entri nella routine ospedaliera.

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