La mossa segreta di Casaleggio per cancellare il M5s: ecco quando scende in campo. Conte? Era uno sconosciuto

Era uno sconosciuto, Giuseppe Conte, catapultato a Palazzo Chigi grazie al suo “metodo”. A dare dell’ingrato all’ex premier oggi alla guida del Movimento 5 Stelle è proprio Davide Casaleggio, che in un alunga intervista a La Stampa all’indomani dell’accordo spiega che “Il MoVimento ha deciso di violare così tante regole e principi di democrazia interna e di rispetto delle decisioni degli iscritti da rendere impossibile per noi continuare un percorso condiviso”. “Sono molto sollevato, non devo più assumermi o sentirmi le responsabilità per decisioni altrui. Era necessario separare le strade”, ha detto il figlio del co-fondatore de Movimento Gianroberto Casaleggio e presidente dell’associazione Rousseau “I soldi come la consegna degli iscritti non sono mai stati la causa del problema, ma un effetto. Il problema era che il MoVimento non intendeva onorare gli impegni presi pagando i lavoratori che attendevano il dovuto da mesi”. Le stoccate anche personali non mancano. “Il modello del Movimento 5 stelle ha consentito di ottenere il 33% di fiducia del Paese e ha dato la possibilità a migliaia di cittadini sconosciuti, come lo stesso Giuseppe  Conte, di rivestire ruoli prestigiosi e di potere impensabili”, si legge nell’intervista. “Probabilmente quello che oggi non va più bene è che si vuole dare questa possibilità a persone ben definite”, ha detto Casaleggio affermando che a uccidere il Movimento “probabilmente è stata la paura di perdere posizioni acquisite”.

La dimostrazione sta nel nel silenzio di Conte sul vincolod ei due mandati. “Il fatto che in questi mesi non ci sia stata una presa di posizione chiara sul tema mi fa pensare che sia una questione oggetto di contrattazione per il supporto economico richiesto. Ovviamente quando i principi di una comunità sono oggetto di trattativa economica si entra nella fase di liquidazione. Probabilmente, come su molte altre recenti questioni, non si prenderà una posizione chiara e netta. Si rimanderà a un possibile voto e a quel punto, come già accaduto tante altre volte, o sarà presa una decisione in una segreta stanza romana o si proporrà un quesito a ridosso delle candidature”, sibila Casaleggio.  Nel Movimento, attacca Casaleggio, ha vionto “la paura delle persone. Per poter ottenere tutto quello che uno vuole bisogna essere disposti a perdere tutto quello che si ha. Ma quando invece è la paura a dominare, l’obiettivo diventa solo quello di preservare quello che si ha”. Ovvero la poltrona.

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