Svolta Cdp, inizia l’era Scannapieco. Le donne saranno in maggioranza nel consiglio d’amministrazione

E l’ex ad Fabrizio Palermo? Il manager, a suo tempo indicato dai 5 Stelle, può ancora contare sull’attivismo di Di Maio che – dopo aver sostenuto l’arrivo di Luigi Ferraris alle Ferrovie – starebbe lavorando per collocarlo in una posizione di rilievo in una partecipata statale coi vertici di prossima scadenza. Tra le ipotesi c’è Invitalia. Ma con Draghi a palazzo Chigi sono solo auspici. A decidere sarà come sempre lui. Scannapieco, designato dall’assemblea, sarà nominato nel corso della prima riunione del cda, probabilmente settimana prossima. Ora si tratta di capire quale sarà il mandato che il governo darà a questo civil servant, classe 1967, con master ad Harvard, lunga esperienza da superdirigente al ministero, quindi alla Bei e come presidente del Fondo europeo per gli investimenti. Si parte subito. C’è il dossier Autostrade da chiudere: l’offerta di Cdp – con i fondi Blackstone e Macquarie – lunedì sarà al vaglio dell’assemblea di Atlantia. Poi si tratterà di mettere un punto fermo sulla cosiddetta «rete unica» tra Tim (dove Cdp ha il 9,81%) e Open Fiber (dove Cdp è salita al 60%), tanto sponsorizzata dal governo Conte quanto snobbata dall’esecutivo Draghi che, per le aree dove la banda ultralarga scarseggia, preferisce parlare di gare e neutralità tecnologica. Ma la partita più importante sarà legata ai fondi del Recovery e al supporto post crisi al sistema economico con la dotazione straordinaria di Patrimonio Rilancio. Nel frattempo agli azionisti giungono i frutti del lavoro di Palermo. A loro andranno dividendi per 2,22 miliardi. La fetta più grande, ovviamente, andrà al Tesoro: 1,83 miliardi.

LA STAMPA

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