La Francia restituisce ad una famiglia austriaca un quadro di Klimt: «Venne rubato dai nazisti nel ‘38»

di Stefano Montefiori

La Francia restituisce ad una famiglia austriaca un quadro di Klimt: «Venne rubato dai nazisti nel ‘38»

La ministra della Cultura Roselyne Bachelot davanti al dipinto di Klimt (Afp)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI Per la prima volta lo Stato francese restituisce agli eredi di una vittima del nazismo un’opera acquistata con i soldi pubblici. Il dipinto Rose sotto gli alberi di Gustav Klimt venne comprato per quattro milioni di franchi da una galleria di Zurigo nel 1980, quando si stava allestendo il patrimonio del nascente museo d’Orsay (inaugurato da François Mitterrand sei anni dopo).

Le scoperte

All’epoca la provenienza del quadro sembrava legittima, ma qualche anno fa alcune scoperte hanno lasciato pensare il contrario. Nel 2001 il governo austriaco ha restituito un’altra opera di Klimt, Melo II, agli eredi di Nora Stiasny. Nipote dei grandi collezionisti Victor e Paula Zuckerkandl, nell’agosto del 1938 l’ebrea Nora Stiasny era stata costretta dai nazisti a svendere le opere d’arte in suo possesso, prima di morire in un campo di concentramento. Nel 2017, colpo di scena: gli esperti di Vienna si rendono conto che Melo II era stato sottratto dai nazisti a un’altra famiglia: l’opera da restituire ai discendenti di Nora Stiasny era semmai Rose sotto gli alberi, esposto al museo d’Orsay e l’unico quadro di Klimt di cui la Francia fosse proprietaria. Nel 2018 l’ambasciata d’Austria a Parigi ha contattato il governo francese, che oggi ha concluso le verifiche: è vero, quel dipinto è frutto di una spoliazione nazista e va restituito agli eredi della vittima.

Il progetto di legge

Per il momento l’opera è inalienabile perché appartiene allo Stato, «ma il governo presenterà al più presto un progetto di legge affinché possa essere consegnata agli eredi», ha detto la ministra francese della Cultura, Roselyne Bachelot. La questione delle restituzioni agita da qualche anno il mondo dell’arte. Nel 2018 il collezionista Bruce Toll ha restituito ai discendenti del vero proprietario, senza contropartita, un quadro di Camille Pissarro che egli aveva regolarmente acquistato da Christie’s per 800 mila dollari. Capita che siano istituzioni dello Stato ad avere acquistato opere frutto di spoliazioni, e in questi casi speso si giunge a un accordo con gli eredi, ai quali viene pagata un’indennità. È successo con la città di Brive, che lo scorso dicembre ha offerto un corrispettivo in denaro a una famiglia di ebrei tedeschi per potere conservare una tappezzeria acquistata trent’anni fa. E nel 2005 lo Stato francese aveva pagato alcuni milioni di euro alla famiglia proprietaria in origine dell’Uomo con la chitarra di Georges Braque.

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