Nuova Ferrari SF21: nel nome e spirito di Enzo

Saranno subito i primi test ufficiali che si aprono il 12 marzo in Bahrain a dire quanto sia stato buono il lavoro fatto dal team di Mattia Binotto. Certo che cancellare con i risultati il mediocre Mondiale 2020 è un obbligo che tutti a Maranello hanno ben presente, a partire dallo stesso Elkann, che non a caso nel video del lancio ufficiale della SF21 ha sottolineato: “Il 2020 ci avrà resi più forti. Tutti sono ansiosi di mettere in pista la vettura e dare il massimo. Ai nostri tifosi vogliamo assicurare che onoreremo il nome del nostro fondatore Enzo Ferrari e che inizieremo il Mondiale 2021 con il suo spirito vincente”. Fuori gli artigli, il presidente ha lanciato una sfida al mondo della Formula 1: la rossa darà battaglia.

le novità della sf21

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Il lavoro di progettazione della monoposto da Mondiale F1 numero 67 nella storia di Maranello si traduce, per quello che si può vedere “a secco”, in un retrotreno rivisto e in cambio e motori rinnovati. Tanto lavoro per migliorare l’efficienza della power unit, soprattutto nella parte del motore a combustione, come ha spiegato il direttore della P.U., il già citato Gualtieri. I margini di sviluppo consentiti dal regolamento sono stati concentrati dai tecnici di Maranello al posteriore: “Abbiamo realizzato un nuovo cambio e delle nuove sospensioni. Questo, in aggiunta al lavoro dei colleghi della power unit, ha permesso di ottenere un retrotreno molto più rastremato”, ha confermato l’ingegner Enrico Cardile, direttore tecnico, che ha sottolineato come la carrozzeria sia più downwashing, cioé spinga i flussi aerodinamici verso il basso per aumentare il carico della vettura senza penalizzare la velocità di avanzamento (il drag).

il colore della sf21

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A parte un “graffio” verde nella parte superiore della macchina, citazione filosofica che rimanda al Chroma Key degli sfondi virtuali come a dire che la missione è cambiare lo scenario futuro, il rosso della Ferrari si fa via via più scuro nella parte posteriore, diventando un amaranto che è un omaggio al passato. Nella chiara lettura del team principal Mattia Binotto, è un omaggio alla “primissima Ferrari, la 125 S, e sfuma nel rosso contemporaneo che ha contraddistinto le nostre annate più recenti. Questa per noi è la stagione delle tante sfide e attraverso la livrea ripartiamo visivamente dalla nostra storia ma, al tempo stesso, ci proiettiamo nel futuro”. Da Elkann a Binotto ai piloti, c’è aria di riscossa nei dintorni di Maranello: che sia rossa, amaranto o con macchie verdi, è sempre Ferrari. È sempre sfida.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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