Vaccino Covid, l’Ue studia il registro per l’export. Berlino: giusta quota all’Europa

Bruxelles si è mossa dopo che le richieste di chiarimenti e gli incontri finora avuti tra Commissione, Stati membri e i vertici di AstraZeneca sono risultati «insoddisfacenti», come li ha definiti la commissaria Ue alla Salute Stella Kyirakides. Mercoledì ci sarà un altro incontro. L’Ue vuole che l’azienda rispetti le quantità di dosi previste dal contratto e fornisca un calendario delle consegne in modo che gli Stati membri possano organizzare i rispettivi piani vaccinali. Nessun commento, invece, sul sospetto sollevato dalla stampa britannica e attribuito a Bruxelles che i vaccini AstraZeneca destinati e finanziati dall’Ue possano essere finiti nel Regno Unito perché Londra ha pagato di più ed approvato prima il farmaco. A domanda esplicita un portavoce della Commissione ha semplicemente risposto che è fondamentale la trasparenza e la fiducia reciproca. Il registro, una volta definito, dovrà essere discusso anche con gli Stati membri.

CORRIERE.IT

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