Il Conte dimezzato allarma mercati e agenzie di rating

Antonio Signorini

Il giudizio dei mercati e quello dell’Europa: i timori del Quirinale si erano già in parte materializzati con i malumori Ue sul Recovery italiano.

Ieri la conferma che la nuova fase politica – al netto del teatrino – potrebbe avere ripercussioni pesanti. Prima il ritorno dello spread poi un avviso di Moody’s infine una seduta negativa per Piazza Affari, su spunti tutti politici.

A dare il senso del clima, il report dell’agenzia di rating nel quale si legge che «una maggioranza più fragile intensifica le sfide post-pandemiche». Il Paese rischia di essere meno attraente per gli investitori, a causa del contrasto tra i numeri risicati al Senato e la mole di appuntamenti che il Paese deve affrontare.

«Mentre le elezioni anticipate sono improbabili – scrivono gli analisti Moody’s – questo governo indebolito deve far fronte a imponenti sfide sia nel gestire l’attuale fase della pandemia che nell’assicurare un utilizzo efficace e tempestivo dei finanziamenti del Recovery Fund, che sono cruciali per migliorare il basso potenziale di crescita dell’Italia».

Una sveglia per i tanti che in questi giorni si sono concentrati sulle dinamiche interne della politica domestica piuttosto che sui fondamentali.

Tra le righe, emerge una certa preferenza dell’agenzia di Moody’s per il voto. Ma le elezioni «non sono nell’interesse di nessun partner della coalizione, perché la riforma costituzionale passata l’anno scorso ha ridotto il numero dei seggi in Parlamento e le prossime elezioni comporteranno inevitabilmente il fatto che qualcuno perderà il proprio posto». Il taglio dei parlamentari, insomma, impedisce un chiarimento del quadro politico. Incertezza anche per i sondaggi che danno i due schieramenti in equilibrio. Poi ci sono i tempi strettissimi prima del semestre bianco.

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