Tutto pronto per la stangata. Queste auto sono a rischio

Alessandro Ferro

Addio benefits: l’amara sorpresa per i possessori di auto aziendali è contenuta nella legge di Bilancio 2021 che inasprisce ulteriormente la tassazione del fringe benefit già “ritoccata” a partire dal 1° luglio scorso.

Di cosa si tratta

Cominciamo dicendo che il fringe benefit è un tipo emolumento retributivo corrisposto a particolari categorie di lavoratori dipendenti, riportato nella busta paga, in aggiunta alla retribuzione e di cui il lavoratore può usufruire gratuitamente. Adesso, però, il governo ha deciso di tagliare anche sui benefici di questa categoria di lavoratori: modelli di vettura finora risparmati dalla stretta vedranno salire di oltre il 30% la tassazione della quota di benefit, a meno che non ci sia un intervento delle norme previste entrare in vigore.

Si, perché oltre al danno c’è anche la beffa: è la concomitanza di tre norme di legge (la 160/2019, quella di Bilancio 2020 ai commi 632 e 633 ed il Regolamento Ue 2017/1153) a provocare questa nuova tassazione. Come riporta IlSole24ore, In questo modo si aumenta la quota tassabile in capo al lavoratore assegnatario del mezzo, espressa in percentuale del costo chilometrico annuo calcolato dall’Aci per il modello che ha in uso (sulla Gazzetta Ufficiale sono state appena pubblicate le tabelle dei costi da utilizzare nel 2021).

Ecco la tassazione aggiornata

La percentuale indica la quota di chilometri, ipotizzata, percorsa ogni anno fuori dal lavoro ed è una frazione dei 15mila chilometri assunti per legge come percorrenza totale annua dell’auto. Fino a giugno 2020 era al 30% per tutti mentre, come anticipato, da luglio si è passati a valori superiori quando le emissioni di CO2 superano i 160 g/km: 40% nella fascia 161-190 g/km e 50% da 191 g/km in su.Arriva la “botta” sulle auto aziendali: ecco cosa cambia sulle tasse

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.