Covid, i farmaci che funzionano (e quelli bocciati)

Remdesivir

Fra le poche certezze che ci restavano una era l’utilità dell’unico antivirale attualmente approvato per trattare l’infezione da Sars-CoV-2, il remdesivir, che sembrava ridurre i giorni di ospedalizzazione, ma, colpo di scena, recentemente l’Oms ha aggiornato le sue linee guida sulla scorta di una metanalisi dei trial condotti su questo farmaco (le metanalisi sono quelle ricerche che considerano i risultati di più studi analizzati assieme, allargando quindi i dati di valutazione), sconsigliandone l’utilizzo. E intanto l’Ema, l’organismo regolatorio europeo che tanto avremmo voluto avesse sede a Milano, sta valutando il da farsi, cosa che potrebbe anche tradursi in una sospensione dell’immissione in commercio per questa indicazione.

Cosa resta

Insomma al momento restano come frecce nel nostro arco contro questo maledetto virus i cortisonici per contrastare la tempesta citochinica (la reazione immunitaria e infiammatoria che caratterizza le fasi più acute della malattia) nelle polmoniti ospedalizzate, in Italia utilizzati tempestivamente anche durante la prima ondata grazie a un protocollo promosso dagli Ospedali Riuniti di Trieste, e le eparine per evitare le complicanze tromboemboliche. Francamente un po’ poco.

CORRIERE.IT

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