Covid, Lombardia zona arancione da venerdì 27: cosa cambia rispetto alla zona rossa

Scuole e negozi

Sono previsti cambiamenti anche per le scuole. Salvo diversa indicazione dei governatori, nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe, mentre per gli iscritti alle superiori rimane attiva la didattica a distanza. Nelle università le attività formative e curriculari non si svolgono in presenza, fatta eccezione per quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori. Notevole la differenza per gli esercenti, che possono riaprire la propria bottega senza limitazioni per alcun tipo di attività, ovviamente nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, garantendo lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione del locale e degli spazi espositivi. Resta lo stop durante le giornate festive e prefestive all’attività dei negozi che si trovano nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole. Rispetto alle zone poste nella fascia rossa, non cambiano le regole per bar e ristoranti: è consentito l’asporto e la consegna a domicilio, no alla consumazione sul posto.

Sport, eventi, musei

Nelle regioni poste nella fascia arancione le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, uniche deroghe riguardano funzioni di riabilitazione e gli allenamenti degli atleti. È vietato inoltre lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti. È invece permesso frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti. Resta vietato utilizzare gli spazi adibiti a spogliatoio. Confermata anche la chiusura dei musei ed è proibita la presenza del pubblico a ogni genere di eventi, mentre le assemblee di condominio possono svolgersi in presenza quando non fosse possibile organizzarle in modalità a distanza.

CORRIERE.IT

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