Plastica monouso, verso il divieto anche per bicchieri e palloncini


Con una stima fra 8 e 13 milioni di tonnellate di plastica che ogni anno continuano a finire negli oceani, l’associazione ambientalista Marevivo ha chiesto di fare un passo in avanti in più estendendo il divieto di plastica monouso anche per bicchieri e palloncini che inquinano i nostri mari. “Marevivo ringrazia i senatori Floridia, L’Abbate, La Mura, Moronese, Quarto e Lorefice, che hanno presentato su proposta dell’associazione ambientalista un emendamento alla direttiva europea SUP (single use plastics) per ampliare ai bicchieri e ai palloncini la disciplina sulle limitazioni e i divieti di vendita degli articoli in plastica monouso” scrive l’associazione.
Per l’Italia sarebbe di fatto un ulteriore impegno in una lunga lotta alla mala gestione della plastica che è già passata, fra i primi in Europa, per il divieto dei sacchetti di plastica non biodegradabili sino al divieto di cotton fioc non compostabili e biodegradabili entrato in vigore già da inizio 2020. 

Plastica: tutto quello che sappiamo sull’inquinamento

di JACOPO PASOTTI
Ora, mentre per inizio anno è prevista anche la Plastic Tax e in attesa di sapere se anche bicchieri e palloncini potranno in futuro rientrare nei divieti, l’Europa chiede a tutti i Paesi di centrare un obiettivo difficile: raccogliere entro il 2029 il 90% delle bottiglie di plastica (con vari sistemi, fra cui il vuoto a rendere), far sì che entro il 2025 tutte le bottiglie di plastica siano prodotte con almeno il 25% di materiale riciclabile (e entro il 2030 dovrà essere il 30%).   In vista della partenza si attende maggiore chiarezza e trasparenza anche per le etichette che dovranno aiutarci, in maniera certificata, a capire quando un prodotto è biodegradabile o compostabile e quando non lo è, un altro obbligo dettato dall’Europa sarà poi quello di etichettare vari prodotti, dal tabacco con filtri sino a salviettine umidificate, indicando in che maniera corretta andranno smaltite.   Infine, mentre si stima che il divieto europeo per i monouso porter porterà a una riduzione del 10-20% del materiale plastico in mare, un nuovo problema, sempre legato a componenti plastiche, andrà presto affrontato visti i volumi con cui sta danneggiando i nostri mari: l’inquinamento dovuto dall’abbandono di mascherine e guanti imposte dalle disposizioni anti Covid.

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