Omicidio Willy, i fratelli Bianchi col reddito di cittadinanza: avviata indagine patrimoniale sulla famiglia

Testimone: “Bianchi ha dato calcio e pugno in testa a Willy” – “Gabriele Bianchi gli ha dato prima un calcio, poi un pugno in testa”. Questa la drammatica testimonianza a Fanpage.it di un giovane di Colleferro (che ha preferito rimanere anonimo) presente la sera della morte di Willy. Il ragazzo si trovava proprio nella piazza teatro dell’omicidio e ha assistito a tutte le fasi che hanno portato al decesso del giovane di Paliano. Nei giorni scorsi il testimone si è recato dai carabinieri per raccontare ciò che ha visto, dal primo litigio avvenuto fuori dai locali di Colleferro fino all’arrivo disperato dei soccorsi dopo il pestaggio.

Il racconto del pestaggio – Il testimone spiega che tutto è iniziato “tra le 2:30 e le 3 per una cavolata, un apprezzamento a una ragazza. La cosa non è finita lì: Belleggia a un certo punto è andato a sferrare un cazzotto a un ragazzo del posto, un amico della ragazza. Belleggia cercava di scappare, di non farsi vedere perché aveva capito di aver fatto una cavolata. In pratica tutti i ragazzi del posto stavano cercando lui”. “Sembrava la solita scazzottata del sabato sera – continua il testimone -. Mentre la cosa sembrava finita, si sente una macchina, un Suv arrivare a 100 all’ora. Qualcuno ha urlato: `I fratelli Bianchi’. E la la gente è scappata”. Dal suv “è sceso per primo Gabriele e ha sferrato un calcio a Willy, ce l’ho ancora impresso nella mente, Willy ha provato a rialzarsi, ma purtroppo prende un’altra botta ed è andato giù, con un cazzotto alla tempia, perché è stato un cazzotto alla tempia a mandarlo giù. Poi c’è stata molta confusione”. Il testimone racconta inoltre del ritardo nei soccorsi:  “L’ambulanza non arrivava, sarà arrivata dopo 30 o 35 minuti”.

TGCOM

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