Intesa Governo-Regioni sul Covid in classe: “Con un solo positivo la scuola resta aperta”

NICCOLÒ CARRATELLI

ROMA. Le scuole riapriranno e non richiuderanno così facilmente come molti prevedono. Nel protocollo dell’Istituto superiore di sanità per la gestione di eventuali casi Covid a scuola, approvato ieri dalla Conferenza unificata stato-regioni-enti locali, si chiarisce che «un singolo caso confermato in un istituto non dovrebbe determinarne la chiusura, soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata». La valutazione spetterà al Dipartimento di prevenzione dell’Asl, che deciderà in base «al numero di casi confermati, di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus all’interno della comunità». Insomma, nessun automatismo, le decisioni saranno prese nei territori, anche in base all’andamento generale dei contagi.

Ieri sono stati registrati altri 1462 casi positivi, ancora in aumento rispetto a giovedì, quando erano stati 1411, ma va sottolineato anche il nuovo record di tamponi effettuati, più di 97 mila. La tendenza però non può che preoccupare, visto che gli esperti del Comitato tecnico-scientifico hanno già avvertito che il ritorno a scuola «potrebbe produrre un lieve incremento dell’indice di trasmissione del contagio». Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, invita alla fiducia: «Quando sarà necessario interverremo subito con i medici e le Asl, tamponi per tutti per garantire il massimo della sicurezza – dice –. Questo protocollo rafforza i meccanismi di prevenzione e intervento».

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