Turchia, Erdogan partecipa alla prima preghiera del venerdì a Santa Sofia

dal nostro inviato MARCO ANSALDO

ISTANBUL – “Iste Dede, iste Torun”. Ecco il nonno, ecco il nipote. Il Sultano Mehmet II e Recep Tayyip Erdogan, il successore secondo la simbologia ottomana, reinterpretata. Perché la dedica appesa alle colonne di una moschea minore, che porta verso la grande struttura architettonica di Santa Sofia, è tutta per loro, tutta per lui. Per i sultani ottomani e per il leader che oggi si richiama a quel tempo.

Ecco perché centinaia di migliaia di fedeli musulmani, di ogni età, ma tanti giovani soprattutto, hanno attraversato già dalla notte le strade del cuore di Istanbul, per arrivare a Piazza Sultanahmet. A Santa Sofia, ora diventata moschea a tutti gli effetti dopo che tre imam e cinque muezzin hanno guidato la cerimonia accompagnandola con il canto.

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