Qual è il tuo stipendio giusto? Si rinnova il calcolatore di Repubblica. “Buste paga a rischio se sarà crisi del lavoro in autunno”

a cura di RAFFAELE RICCIARDI

successivoMILANO – Il calcolatore dello stipendio giusto di Repubblica, realizzato con l’Osservatorio JobPricing, potenzia la gamma di dati e risposte che è in grado di fornire ai lettori che desiderano confrontare la propria busta paga con le medie di mercato, sapere quanto viene retribuita la propria posizione nelle aziende più o meno grandi, conoscere qual è la distribuzione ottimale tra parte fissa e parte variabile, incrociare i dati retributivi con età, titolo di studio e sesso e molto altro ancora.

Dopo cinque anni e un milione di utenti che hanno compilato il format (punto di partenza che ha consentito la ‘validazione’ di 450 mila profili retributivi, il database sulla cui base si elaborano i dati di mercato), StipendioGiusto.it rinnova l’obiettivo di rispondere a tutte le principali domande che un lavoratore può farsi rispetto alla sua retribuzione: come sono pagato rispetto a chi fa il mio stesso lavoro? Come dovrebbe essere composto il mio pacchetto retributivo (fisso, variabile, benefit e via dicendo)? Quanto dovrei chiedere di aumento?

CALCOLA IL TUO STIPENDIO GIUSTO

Una missione che arriva in un momento assai critico per i lavoratori. Se è vero che tra il 2015 e il 2019 il trend di crescita delle retribuzioni è stato dell’1,9%, considerando la retribuzione annua lorda, l’emergenza del Covid con le pesantissime ripercussioni occupazionali rischia di abbatersi in particolare sulle fasce più deboli. Già dai dati sull’occupazione emerge che giovani – con contratti a tempo – e donne sono i più ‘bastonati’. E anche Bankitalia ha messo in guardia: a maggio stimava come il 20% della popolazione con redditi inferiori potrebbe esser colpito in misura doppia rispetto ai più ‘ricchi’. A rischio c’è quel leggero progresso che i dati dell’Osservatorio JobPricing hanno registrato negli ultimi anni: se nel 2014 un dirigente guadagnava 6,2 l’operaio peggio pagato, nel 2019 siamo scesi a 5,9. E per i ceo, il multiplo retributivo è passato da 9,6 a 9,3. Poca cosa, certo, e pure in pericol oa causa Covid.

“In un contesto come quello attuale – commenta Alessandro Fiorelli, ceo di JobPricing – in cui il mercato è congelato e le aziende sono in attesa di comprendere a pieno le conseguenze della crisi pandemica in termini di business ed organizzazione del lavoro, l’orientamento rispetto alle dinamiche salariali può essere estremamente complicato”. Bisognerà aspettare settembre, quando si capirà meglio che effetti di lungo termine sull’occupazione ci saranno a seguito della crisi, per avere qualche indicazioni di più su come si muoverà il “prezzo” del lavoro, ovvero le retribuzioni. “E poiché, purtroppo, non è troppo difficile fare una previsione negativa da questo punto di vista, è verosimile immaginarsi che le retribuzioni medie di mercato caleranno in modo sensibile per lo meno fino ad aprile 2021”, aggiunge l’esperto.

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