Incentivi auto e rottamazione, un miliardo per ripartire con un mezzo nuovo: la scommessa del governo

di LUCIO CILLIS

ROMA – La buona notizia è che gli incentivi auto sono stati “allargati” alle Euro 6. La cattiva è che i fondi sono in riserva. Il Decreto Rilancio, pronto a tagliare il traguardo del via libera definitivo al Senato nel corso del prossimo infuocato fine settimana di luglio, non basterà da solo a rimettere in moto un settore colpito come tanti altri dal cataclisma della pandemia.

Ma c’è una speranza che si affaccia all’orizzonte. I tecnici del governo stanno pensando ad una iniezione “monstre” di denaro per convincere gli automobilisti a riportare la propria vettura dal concessionario e a sceglierne una nuova. Si tratta di un maxi-incentivo d’altri tempi, pari a un miliardo di euro. Una decisione che, se passasse e superasse i veti incrociati della politica, darebbe speranza al comparto rimettendo ordine al parco auto italiano, che resta uno dei più inquinanti in Europa.

Ma di cosa si sta parlando in concreto? Di un supporto fondamentale per accendere il motore degli acquisti e non solo per aiutare le case automobilistiche o per svecchiare la pletorica flotta italiana di 40 milioni di macchine. C’è un terzo motivo che potrebbe spingere le vendite, ed è legato proprio al Covid-19: la sicurezza. I mezzi pubblici, finché la paura dei contagi resterà alta, rischiano di rimanere semivuoti per mesi o (al peggio) anni. Tra smart working spinto e stagione fredda che da ottobre in poi faranno la loro nuova e temuta apparizione, in molti stanno riorganizzando i propri piani pensando di andare al lavoro, scuola o svago – se possibile – in auto, o magari con le due ruote fin quando il clima lo permetterà. Restando protetti durante il viaggio – a rischio zero – nell’abitacolo.

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