Autostrade, raggiunta l’intesa: passo indietro dei Benetton, entra Cdp | Da Aspi 3,4 miliardi e calo tariffe

E’ durato tutta la notte il Consiglio dei ministri che ha portato a un accordo sul dossier Autostrade. Il passo indietro dei Benetton è il passaggio chiave della risoluzione della lunga trattativa, con un’intesa che prevede da una parte l’ingresso di Cassa depositi e prestiti nel capitale al 51%, rendendo di fatto Aspi una public company. E dall’altra una revisione complessiva della concessione dai risarcimenti alle tariffe. 

Accordo in Cdm: 3,4 miliardi da Aspi e importante calo delle tariffe – L’accordo raggiunto prevede “misure compensative ad esclusivo carico di Aspi per il complessivo importo di 3,4 miliardi di euro”. Tra gli altri punti, determinante l’ “accettazione della disciplina tariffaria introdotta dall’Autorità di regolazione dei trasporti con una significativa moderazione della dinamica tariffaria”. 

Aumentano controlli e sanzioni, stop ai ricorsi su Ponte Genova – L’intesa prevede inoltre il “rafforzamento del sistema dei controlli a carico del concessionario e l’aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni da parte del concessionario”. Inoltre Aspi “rinuncia a tutti i giudizi promossi in relazione alle attività di ricostruzione del ponte Morandi, al sistema tariffario, compresi i giudizi promossi avverso le delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti”. 

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