Decreto Semplificazioni, Conte cede: stralciata norma sul condono edilizio

di Monica Guerzoni

Decreto Semplificazioni, Conte cede: stralciata norma sul condono edilizio

Giuseppe Conte che, nel chiuso del vertice a Palazzo Chigi, difende il decreto Semplificazioni anche negli articoli più controversi. E Dario Franceschini che chiede al premier di «far sparire dal testo ogni forma di condono». È un altro passaggio, l’ennesimo, del braccio di ferro ormai quotidiano tra il premier e i vertici del Pd, che soffrono ogni giorno di più le scelte (o le scelte mancate), del capo del governo.

Lo scontro tra i dem e il Movimento sui fondi europei non accenna a placarsi, anche perché Conte ha ricevuto una telefonata di Angela Merkel. Quasi 45 minuti alla vigilia del semestre di presidenza tedesca, a cui Palazzo Chigi guarda con ottimismo. La conversazione con la cancelliera sul programma Next Generation Eu in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 luglio sarebbe stata «molto costruttiva», il che smentirebbe gli attriti innescati dal pressing di Merkel sul Mes: il prestito a interessi zero per la sanità che fa venire l’orticaria ai 5 Stelle.

Viste le tensioni incrociate che mettono a rischio la tenuta della maggioranza, Conte rimanda ancora il problema e punta a incassare il sì dell’Europa all’intero pacchetto di aiuti. «Se Olanda, Austria, Danimarca e Svezia proveranno a intaccare la consistenza del Recovery fund per l’Italia — ha messo in chiaro Conte nella conversazione con Merkel — ci troveranno meno flessibili sul bilancio europeo». Dalla Cancelliera il capo del governo ha incassato l’impegno a portare avanti una «proposta ambiziosa» nei numeri, ma a sua volta, per placare i «falchi», ha voluto tranquillizzarla sulla determinazione a modernizzare l’Italia.

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