Crisanti: «Asintomatici non diffondono il virus? Mi cadono le braccia»
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Il virologo Andrea Crisanti
PADOVA– Professor Andrea Crisanti, come mai manca la sua firma sul documento (il manifesto firmato da 10 esperti secondo cui il covid-19 ha ormai carica virale più debole e anche meno contagiosa, ndr)?
«A
parte il fatto che non me l’hanno chiesta, giudico inopportuna
l’iniziativa. Invia alle persone un messaggio incoerente e incoraggia
comportamenti non in linea con la strategia prudenziale adottata dal
governo anche nella fase 2 dell’emergenza».
Dire che la carica virale del Covid si è abbassata rischia di promuovere il «liberi tutti»?
«È vero, la carica virale è diminuita. In ospedale si vedono sempre meno casi, in più soggetti che per loro comportamenti o situazioni a rischio si sarebbero infettati durante il picco, oggi o non contraggono la malattia o ne sono colpiti in forma lieve, ma bisogna stare attenti a come si esprimono questi concetti. Ci vuole umiltà, non conosciamo ancora bene il virus».
Non è ancora tempo di festeggiare, insomma.
«Non
dobbiamo dimenticare che tutto è iniziato con i 4 mila casi denunciati
dalla Cina. Hanno fatto scattare l’allarme e le misure che conosciamo in
tutto il mondo. Sottolineo: 4 mila. Solo martedì nel mondo si sono
diagnosticati 150 mila infetti: il pericolo è ancora reale. Ed è questo
che la gente deve sapere».
Teme reinfezioni?
«Possiamo
reimportare il coronavirus, come è successo in Corea, a Singapore,
nella stessa Cina e in Germania. Il Covid-19 ha una capacità di
diffusione spaventosa, ecco di cosa dobbiamo parlare».
Nel documento si
legge: «La comunità scientifica internazionale si sta interrogando sulla
reale capacità di soggetti paucisintomatici e asintomatici di
trasmettere l’infezione». È d’accordo?
«Quando mi vengono a
dire che gli asintomatici non trasmettono l’infezione mi cadono le
braccia. Ma allora, visto che i sintomatici sono sempre meno, qualcuno
mi può spiegare da dove originano tutti questi nuovi contagi? Cadono dal
cielo? E in ogni caso non si possono paragonare gli asintomatici
riscontrati durante il picco a quelli di oggi, che potrebbero essere
tali o per una bassa carica virale o perché nel frattempo hanno
sviluppato gli anticorpi».
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