Iva, Conte valuta un taglio selettivo: “Adesso dobbiamo reinventare l’Italia”

La paura di tutti però è che, ancora una volta, l’elenco resti solo una preghiera rivolta al futuro. Per questo Conte sente l’obbligo di specificare che cosa qui e ora si sta facendo sul piano di rilancio, l’orizzonte da cui sarà ricavato il Recovery plan di settembre, in base al quale l’Italia chiederà la sua parte di soldi all’Europa. Entro dieci giorni dovrebbe essere presentata la bozza del decreto Semplificazioni. Conte spera nel prossimo Consiglio dei ministri: «Mi gioco tutto su questo – ripete ai collaboratori – e sono pronto a sfidare qualsiasi resistenza». Nel cuore del decreto, che riguarderà i cantieri, ma anche la digitalizzazione, ci sarà una forte modifica dell’abuso d’ufficio e del danno erariale, due reati che il premier-avvocato intende «circoscrivere meglio» per evitare la paura della firma che gela la mano di molti sindaci italiani. L’intenzione di Conte era di portare la riforma dell’Iva – «abbassarla un po’» – assieme a cassa integrazione e fondi ai Comuni, nell’ulteriore manovra in deficit che invece il governo punta a chiudere entro luglio, sul modello della riduzione a tempo (per sei mesi) realizzata dalla Germania. Il premier l’aveva annunciata di fronte a un ristoratore di Cesena, salvo poi frenare, dopo un confronto con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Stati Generali, Conte: “Nessuna passerella. Incontrerò opposizioni singolarmente, ma governo esce più forte”

«È una misura – ammette Conte – molto costosa». Nello specifico la suggestione che aveva fatto breccia a Palazzo Chigi era di un abbassamento selettivo dell’imposta sui consumi, a favore delle categorie più colpite (ristorazione, turismo, spettacoli). Probabile però che la misura slitterà di qualche mese.

«A giorni», invece, Conte assicura che verrà data finalmente «una soluzione chiara» su Autostrade. Da fonti di governo sembra ormai certo che verrà strappata ad Atlantia la maggioranza della società. La proposta della holding dei Benetton viene definita «non accettabile», ma il premier lascia comunque un ultimissimo spiraglio: «Se ne arrivasse un’altra, la prenderemmo in considerazione». Gli ha già risposto invece la Lega, contraria al format dei prossimi colloqui con il centrodestra. Conte dice di volere chiamare il Carroccio, Fratelli d’Italia e Forza Italia «uno a uno», ma Matteo Salvini ribatte che la coalizione si presenterà unita.

La ricetta degli Stati generali è impegnativa. Basta scorrere i diversi i sottocapitoli esposti dal capo del governo attorno ai tre mega-obiettivi: Alta velocità e infrastrutture, rafforzamento del piano cashless a favore della moneta elettronica per contrastare l’economia sommersa, rete unica della fibra ottica per garantire l’accesso di internet a tutti, «perché in questi mesi di smart working e didattica a distanza abbiamo toccato con mano il divario digitale»; impresa 4.0 plus con incentivi a chi investe nel green e nella digitalizzazione, distretti dell’economia circolare; taglio del cuneo fiscale, contrasto della povertà educativa. L’agenda dei prossimi mesi è gonfia di ottimi propositi che non bastano a trasformare i sogni in realtà. Ma per scacciare gli incubi e farsi forza, Conte prende a modello «l’eroe quotidiano» Alex Zanardi, che ancora una volta combatte per restare in vita, «il migliore esempio di determinazione e resilienza». 

LA STAMPA

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