Giulio Regeni, Zingaretti: ora il governo ottenga dall’Egitto il sì al processo

Il governo ottenga dall’Egitto l’ok al processo sulla morte di Regeni. E’ la richiesta del segretario Pd Zingaretti, in una lettera a La Repubblica. Per Zingaretti il mantenimento dei rapporti tra Roma e Il Cairo, come la vendita della fregate Fremm, è utile per proseguire la ricerca della verità e l’incontro tra le due procure, italiana ed egiziana, del 1 luglio “è un’occasione per ricevere il domicilio legale di coloro su cui i pm romani indagano”.

Il domicilio legale “Caro direttore – scrive Zingaretti – la notizia di un incontro tra la procura di Roma e i magistrati della procura generale de Il Cairo fissata per il 1 luglio è di grande rilevanza. Conferma quanto il mantenimento di rapporti con l’Egitto sia utile per proseguire la ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni. Nell’occasione dell’incontro però sarà di fondamentale importanza, tra le altre cose, ricevere dalle autorità egiziane il domicilio legale di coloro che la procura di Roma ha indagato dal dicembre 2018 per essere coinvolti nel sequestro e omicidio di Regeni. Non è un fatto tecnico”.

Nessun osceno scambio “In uno stato di diritto quale è l’Italia l`avvio di un processo è legato alla possibilità degli imputati di difendersi e quindi in primo luogo di essere avvertiti. Noi non abbiamo mai legato la vicenda delle fregate italiane alla Marina egiziana all’idea di un possibile osceno scambio tra vendita di armi e diritti umani, e bene ha fatto il presidente Conte a dare immediata disponibilità a riferire alla Commissione parlamentare d’inchiesta. Per questo ora il governo italiano deve essere coerente con l’affermata volontà di proseguire nella battaglia per la ricerca della verità”, sottolinea Zingaretti.

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