I nostri risparmi sono a rischio: come evitare la patrimoniale

Alessandro Ferro

In Italia torna lo spettro di una patrimoniale: sia chiaro non c’è nulla di certo ma, stando a tre indizi, si arriva ad una prova. La crisi economica provocata dal virus sta emergendo adesso in tutta la sua forza: il Pil nazionale è crollato, abbiamo un milione di posti di lavoro in meno ed il Fondo monetario internazionale si attende un rapporto debito/Pil del 155,5%, uno dei più alti d’Europa.

Un incubo che ritorna

Ecco i tre indizi, ed ecco perché si torna a parlare di patrimoniale. Poche settimane fa, sulle pagine de Ilgiornale.it, abbiamo trattato l’argomento dopo le parole sibilline del premier Conte che hanno fatto tremare gli italiani scatenando un diffuso timore sull’intero Paese. Adesso, quei momenti tornano di prepotenza d’attualità perché lo Stato ha bisogno di soldi anche se richieste ufficiali, al momento, non ne sono arrivate. E tornano alla mente gli incubi di quella notte tra il 9 e 10 luglio 1992 quando il governo Amato diede il via ad un “prelievo” del 6 per mille sui conti correnti degli italiani portando le finanze pubbliche al collasso ed un crollo dell’amata Lira al -7% del suo valore contro il Marco tedesco. Anche altri governi successivi, pur senza chiamarla con il suo nome, hanno impoverito le tasche dei cittadini.

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