Un’ecatombe che nessuno vuole fermare

di GABRIELE CANE’

Dove eravamo rimasti? Più o meno da dove siamo ripartiti. Lamiere contorte, velocità folli, serate di festa bagnate di alcol e sangue, strade rattoppate, segnaletica spesso inadeguata. “Nulla sarà più come prima”. Errore. Al pronti e via: potete circolare, il copione sembra essere quello di prima. Di sempre. L’anno scorso si cantò vittoria: i morti stradali (1600 circa ) erano diminuiti di una cinquantina rispetto al 2018. Peccato che tra quelle 50 ci fossero le 43 vittime di Ponte Morandi che non avevano né bevuto, né sgommato: gli era solo mancata la strada sotto le ruote. 

Insomma. Lo spread delle tragedie resta stabile, e se quello del 2020 risulterà addirittura in calo, lo dovremo solo al fatto che ci hanno chiuso in casa per due mesi. Giusto il tempo per accumulare rabbia e frustrazione, voglia di tornare alla normalità, e magari qualcosa in più. Non a caso la movida è ripartita ovunque con un condimento di violenze preoccupanti, e anche per strada l’atmosfera è più da giungla che da ingorgo. Slegati dalla catena, paghiamo la mancanza di allenamento al traffico, e lo scarico di adrenalina repressa per settimane.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.