Arcelor Mittal, “3.300 esuberi e rinvio su Altoforno 5”

Arcelor Mittal Italia ha presentato ai ministeri dell’Economia, dello Sviluppo economico e del Lavoro il nuovo piano industriale. Da alcune indiscrezioni, si apprende che il piano presentato non sarebbe lontano dall’accordo raggiunto a marzo scorso al Tribunale di Milano”. Lo afferma il segretario della Fim-Cisl Marco Bentivogli secondo il quale il Piano prevede 3.300 esuberi già nel 2020 e rinvio rifacimento Afo5.

“Ci aspettiamo un piano in linea con l’intesa del 4 marzo”, aveva detto ancora una volta in mattinata il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli in un’intervista radiofonica, ma adesso il tono era di chi ha perso la pazienza. Al clima sempre molto teso fra governo e azienda, non ha giovato l’incidente diplomatico del primo giugno scorso, quando ai cancelli di Taranto si sono presentati i commissari straordinari per l’annunciata ispezione agli impianti, e si sono trovati i cancelli chiusi. I top manager che dovevano accompagnarli erano in vacanza per il ponte del 2 giugno. 

Nel corso della giornata prima il segretario della Fim-Cisl Marco Bentivogli in un post e poi il segretario della Uilm Rocco Palombella in un comunicato avevano fatto trapelare la cifra monstre di 8.200 esuberi che Arcelor Mittal vorrebbe attuare mettendo la stragrande maggioranza dei suoi dipendenti in cassa integrazione. Gli accordi siglati il 4 marzo prevedevano invece da parte della società la garanzia di mantenere i livelli occupazionali di 10.700 posti, in linea con gli impegni del settembre 2018 siglati con governo e sindacati. Quello di settembre è il solo accordo che i sindacati riconoscono e che si traduce nei fatti in zero esuberi. 

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.