Spostamenti il 3 giugno, la prof Sarmati: “Stop in alcune regioni, troppi contagi”

di ALESSANDRO MALPELO

Roma, 29 maggio 2020 – Contraria agli spostamenti da una regione all’altra, prudente ma con qualche concessione. Loredana Sarmati è professore associato all’Università di Roma Tor Vergata e presidente Simit Lazio, Società italiana malattie infettive.

Professoressa Sarmati, ci concediamo finalmente un viaggio?
“Non so se siamo arrivati al momento giusto per aprire a tutti in maniera indiscriminata, personalmente ho dei dubbi. In questi giorni si discute di aprire a tutte le regioni d’Italia, io sono per le limitazioni, in particolare nei trasferimenti verso quelle regioni che sono ancora gravate da numeri elevati nei contagi”.

Ma perché tante esitazioni nel ripristinare un certo grado di mobilità? 

“Perché ci sono regioni che viaggiano sotto i cinquanta casi al giorno, altre che vanno ben oltre cento casi, dal punto di vista delle conseguenze fa una certa differenza. Sono del parere che si debba aspettare, occorre limitare gli spostamenti nei riguardi di determinate regioni in maniera mirata, guardando bene all’andamento dell’epidemia”.

Le misure hanno avuto effetto, cosa stiamo aspettando?
“Non dico di tenere a freno tutte le regioni, ma di aprire o tenere chiuso in contesti precisi, sostanzialmente penso che occorrano limitazioni in Lombardia e Piemonte. La mia sensazione è che il virus non sia cambiato. Abbiamo superato un picco, vediamo pochissimi casi, ma andiamoci piano a dire che il virus si è attenuato, ho i miei dubbi”.

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