Stangata-Covid sulle vacanze: rischio aumenti fino al 20% tra spiaggia e ristorante

di Andrea Gagliardi

Bonus vacanze non convince, per le imprese non basta

L’estate si avvicina. Non tutti andranno in vacanza. Secondo un’indagine
di Facile.it, mUp research e Norstat oltre la metà degli italiani
quest’estate non andrà in vacanza
e il 90,2% di chi viaggerà lo farà entro i confini nazionali. Chi potrà permettersi un’estate al mare o i montagna e non ha la fortuna di possedere una seconda casa, rischia di dover fare i conti però con dei costi più elevati da sostenere. Il rispetto del distanziamento sociale e delle norme di sanificazione e sicurezza, porterà a rincari generalizzati.Leggi anche

Aumenti tra il 18% e il 20% in più rispetto allo scorso anno
È quello di cui è convinto il Codacons. L’associaziobe di tutela dei consumatori ritiene che sdraio, lettini, ombrelloni, parcheggi auto, cibi, bevande e tutti i servizi offerti dagli stabilimenti balneari costeranno di più rispetto agli anni passati rendendo l’estate 2020 la più “salata” di sempre per le tasche dei cittadini italiani. Ipotizzando uno scenario in cui ad agosto gli aerei potranno partire con un numero limitato di passeggeri per garantire le distanze minime a bordo, gli ombrelloni saranno distanziati in spiaggia e vi saranno limiti alle presenze presso ristoranti e altri locali pubblici, una vacanza di 10 giorni arriverebbe a costare complessivamente tra il 18% e il 20% in più rispetto allo scorso anno. Il tutto includendo il bonus vacanze (il contributo statale da 500 euro per le famiglie composte da 3 o più soggetti, 300 per le famiglie di due persone e 150 per le famiglie mononucleari per chi soggiorma in Italia in alberghi, campeggi, villaggi, bed & breakfast).

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