È morto Alberto Alesina, l’economista di Harvard che amava le provocazioni

Alcuni dei suoi editoriali più recenti scritti per il Corriere della Sera

«Lo ricordo l’ultima volta in Bocconi, l’anno scorso, per presentare il suo libro sull’austerità, poi premiato», afferma Marco Mazzucchelli, consigliere della Kredietbank Luxembourg e senior advisor di Bain&Co e vecchio amico di Alesina. «Volle parlare per primo giustificandosi: “Così dico le poche cose semplici che so, poi lascio quelle difficili a Favero e Giavazzi”. Tipico di Alesina: sapeva dire le cose complesse in modo semplice e sempre con un sense of humor che lo rendeva immediatamente simpatico, soprattutto agli studenti, anche se diceva cose difficili o scomode. A Harvard gli studenti lo adoravano perché sapeva rendersi uno di loro grazie al suo atteggiamento da gregario e alla mano». Il libro «Austerità, quando funziona e quando no», scritto insieme a Francesco Giavazzi e a Carlo Favero nei giorni scorsi ha ricevuto il prestigioso Premio Hayek.

Alesina amava lanciare provocazioni, per scuotere la politica, come fece in occasione della proposta di tassare le donne meno degli uomini (gender based taxation), una misura che avrebbe contribuito a raggiungere effettivamente le pari opportunità, e contenuta in uno studio pubblicato nel 2011 sull’American Economic Journal insieme ad Andrea Ichino e Loukas Karabarbounis.

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