Università, aperti solo biblioteche e laboratori. Lezioni online fino a gennaio 2021

di Gianna Fregonara

La fase 2 delle Università italiane è ufficialmente cominciata il 4 maggio e durerà fino al 31 luglio: i portoni degli Atenei sono dunque aperti ma di fatto si può entrare solo in laboratori e biblioteche, a turni e su prenotazione. Ogni università ha stilato il proprio calendario che generalmente non comprende le lezioni, che sono finite, ma neppure gli esami e la discussione delle tesi di laurea. La didattica resta online non solo in Lombardia dove i rettori avevano fatto sapere da subito di voler rinviare la riapertura delle aule. Ci sono rare eccezioni, coma la Sapienza di Roma che da metà giugno dà la possibilità di discutere la tesi in presenza e — se le condizioni di sicurezza lo permetteranno — di fare esami per piccoli gruppi.

I fuorisede

Le indicazioni restano molto flessibili: in questo finale di anno accademico; a mancare non è la volontà ma gli studenti che sono in gran parte tornati a casa, per tornare in Ateneo dovrebbero muoversi su treni e bus. Molti fuorisede hanno disdetto stanze e appartamenti per limitare le spese, causando per la prima volta da anni un calo nelle cifre chieste per gli affitti del prossimo anno. Persino gli open day si stanno svolgendo via web. E il primo appuntamento in aula per le matricole sarà l’esame di ingresso a Medicina: il test è previsto per il 3 settembre e se non si troveranno abbastanza spazi per accogliere decine di migliaia di studenti in un solo giorno la prova potrebbe essere scaglionata, come ha spiegato il ministro dell’Università Gaetano Manfredi.

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