COMNICATO STAMPA: SILVIA ROMANO:TRA TURCHIA, SOMALIA E KENYA C’E’ DI MEZZO IL MARE

“Tra Somalia e Kenya c’è di mezzo il mare ed il petrolio” queste le parole del presidente di FederPetroli ItaliaMichele Marsiglia a seguito dell’intrigo che vede coinvolti diversi paesi tra Turchia, Somalia e Kenya nella vicenda del sequestro e liberazione della cooperante italiana Silvia Romano.

“L’attenzione dei media durante questi giorni si è soffermata sull’aiuto dell’intelligence turca al risultato della liberazione della cooperante italiana – le parole di Marsiglia – non è sbagliato ma i paesi a capo di tutto sono Somalia e Kenya, base di partenza della vicenda Romano. Già dalle ultime vicende politiche il destino dei due paesi africani non era chiaro. L’Africa ha ripreso un ruolo determinante sulla scena petrolifera internazionale, si potrebbe dire al pari del Medio Oriente, considerando che diversi Progetti sono rimasti fermi per anni, basta guardare il Mozambico, l’Angola, il Congo. Prima o poi qualcuno verrà a battere cassa anzi, anche il nostro settore attende a momenti lo stravolgersi di importanti dinamiche geopolitiche. I due paesi africani per noi sono da sempre punti nevralgici per importanti giacimenti petroliferi Offshore nelle acque a largo di Somalia e Kenya, dove la linea di confine tra i due paesi è da anni motivo di disputa politica ed economica. Le acque dell’Oceano Indiano, location dei giacimenti sono direttamente collegabili alle zone degli Emirati Arabi Uniti, ci troviamo in un triangolo imperfetto ma strategico”.

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