Macron-Merkel: via al recovery fund da 500 miliardi. E primo sì al debito comune in Europa

Nelle risposte alle domande ai giornalisti, Macron dice che il prestito dei 500 miliardi sarà usato per trasferire denaro nelle regioni e nei settori più colpiti. «Abbiamo quindi una risposta budgetaria a livello europeo, per la prima volta gli aiuti verranno distribuiti non su base nazionale ma su base delle necessità delle varie regioni. È meno di quanto chiedevano alcuni Paesi, ma più rispetto a quello che altri Paesi erano disposti a concedere. Il meccanismo alla base di questi aiuti rappresenta comunque una rivoluzione della filosofia dell’Unione europea».

Merkel: «Vogliamo raccogliere la sfida e affrontare la concorrenza dei colossi internazionali quanto alla nascita di grandi gruppi che possano dare all’Europa una reale indipendenza quanto a beni primari come per esempio farmaci e tecnologie». Macron: «Dobbiamo cambiare il nostro diritto della concorrenza, che finora ha impedito la nascita di campioni europei».

Sul ruolo degli altri partner europei, Macron dice che «non c’è accordo a 27 senza un accordo preliminare tra Francia e Germania. È un lavoro necessario, e lo abbiamo fatto. Adesso lo proponiamo agli altri, ma è un progresso inedito, raggiunto dopo settimane di lavoro intenso in una situazione così particolare. Non arriviamo con un pacchetto già deciso e concluso». Merkel: «È importante essere d’accordo sul meccanismo che ci permetterà di trovare i soldi. Sappiamo che all’inizio avevamo concezioni diverse, siamo riusciti a trovare una soluzione tra Francia e Germania, è un passo avanti molto importante e permetterà una risposta che in totale arriva a mille miliardi di euro».

Continua Merkel: «Poi vedremo come usare questi soldi, ma intanto abbiamo trovato il modo di procurarceli». Quanto agli atteggiamenti antidemocratici e complottisti visti in Ungheria, Merkel risponde che «c’è chi non vuole una Europa forte, ma noi difendiamo insieme i valori europei e la democrazia. Antisemitismo, complottismo, estrema destra e estrema sinistra esistono, ma noi siamo certi che gli Stati nazionali non sono la risposta. La Germania supererà la crisi se tutta l’Europa la supererà». Macron: «La paura del virus si trasforma in odio dell’altro, ma la nostra convinzione che idea democratica e sogno europeista sono i nostri pilastri. Non cederemo sui nostri principi. Ecco perché dobbiamo prendere rischi supplementari e uscire dalle nostre posizioni abituali».

«Quanto appena dichiarato dal Presidente Macron e dalla Cancelliera Merkel – ha fatto sapere Palazzo Chigi in una nota — rappresenta un buon passo in avanti che va nella direzione sin dall’inizio auspicata dall’Italia per una risposta comune ambiziosa alla pandemia. Questa posizione, come specificato dal Presidente Macron, è evidentemente il frutto del lavoro congiunto con altri partners europei, in primis l’Italia, in vista della proposta della Commissione Europea sul Recovery Fund e più in generale sugli altri temi evocati come: salute, investimenti, ricerca, politica industriale e concorrenza, che rappresentano obiettivi prioritari dell’agenda europea. La proposta franco-tedesca di Recovery Fund, infatti, recepisce importanti elementi portati avanti da Francia, Italia ed altri Paesi quanto a trasferimenti e meccanismo di anticipo delle risorse, il cosiddetto frontloading. Una dimensione di 500 miliardi euro di soli trasferimenti è senz’altro un buon punto di partenza, ed è comunque una dotazione di sussidi che si avvicina a quanto richiesto di recente dall’Italia e dagli altri partners. Da questa somma si può partire per rendere ancora più consistente il Recovery Fund, nel quadro del budget europeo».

CORRIERE.IT

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