Ma i soldi sono veri solo quando arrivano

Alessandro Sallusti

Dopo giorni di guerra tra alleati il governo ha approvato ieri sera, con grave ritardo, la manovra da cinquantacinque miliardi per fronteggiare la crisi economica.

Gli squilli di tromba con cui è stata annunciata appaiono stonati, parliamo infatti del minimo sindacale che ci si poteva aspettare da chi guida il Paese. Speriamo non sia troppo tardi per salvare il salvabile, che la sospensione della rata Irpef di giugno prevista nel decreto per le piccole e medie aziende serva a evitare o limitare la moria che è alle porte.

Oggi capiremo meglio ma, detto che la coperta era corta, alcune cose lasciano perplessi. Per esempio il fatto che il punto più caldo della discussione sia stata la sanatoria per gli immigrati, ma si siano dimenticati di compensare economicamente – come promesso solennemente – lo sforzo di medici e infermieri che sono stati tre mesi in trincea pagando un non indifferente tributo in vite umane, ben definisce quali siano le priorità di questo governo. In serata, dopo un’ondata di proteste, Palazzo Chigi ha fatto sapere che troveranno il modo di onorare l’impegno, ma avremmo preferito non per populismo, ma per senso di giustizia e riconoscenza – l’inverso: prima i nostri infermieri, poi gli immigrati da regolarizzare.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.