Mascherine a 50 centesimi finite. Per Federfarma “prezzo troppo basso”

Le mascherine del decreto, quelle a 50 centesimi, sono finite. Federfarma segnala che “nella quasi totalità delle farmacie dove sono state consegnate a prezzo calmierato, per esempio a Roma, le mascherine chirurgiche sono già finite. Non sono state ancora consegnate in altre grandi città come Milano e Torino e c’è ancora stallo sulla carenza di mascherine. I farmacisti sono disponibili alla vendita, ma le ingenti quantità promesse, affinché queste ultime fossero nella disponibilità delle farmacie, purtroppo non sono arrivate. Su questo siamo punto e a capo” ha detto Marco Cossolo, presidente di Federfarma.

“Le uniche che stiamo distribuendo sono quei tre milioni provenienti dalla Protezione Civile ed entro domani saranno già finite a fronte di un fabbisogno di 10 milioni al giorno” aggiunge Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, l’Associazione Nazionale dei Distributori di farmaci e dpi. “Siamo subissati di richieste e purtroppo ci sono diversi milioni di mascherine bloccate e sequestrate durante i controlli, spesso per intoppi burocratici: bisognerebbe eliminare questo cortocircuito”.

Secondo i distributori, “la società italiana di Perugia importatrice di mascherine dalla Cina, che ci aveva garantito la fornitura nell’accordo chiuso giovedì scorso, pare non sia più in grado di farlo. In effetti, poiché c’è un fabbisogno mondiale, anche i produttori cinesi hanno interessi verso altri mercati: in Spagna e Francia, ad esempio, le mascherine calmierate sono a 96 centesimi al netto dell’Iva. Tutto ciò orienta i produttori verso altri Paesi” spiega Mirone. “Cinque aziende italiane che hanno cominciato a produrre le mascherine non hanno ancora, invece, i quantitativi disponibili”, ha aggiunto Mirone in merito ai dispositivi Made in Italy.

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