Coronavirus: bar, scuola e stranieri: le regole degli scienziati per ripartire

I ristoranti

Ancor più severe le misure quando si va al ristorante. La distanza tra avventori potrebbe arrivare a 2 metri e questo vuol dire che tra i tavoli si sale almeno a 4. Quando si sta seduti non ci sono obblighi sulle protezioni, ma per andare al bagno o alla cassa sarà obbligatorio anche per i clienti indossare la mascherina. All’ingresso e alle casse sarà obbligatorio il dispenser del disinfettate, i locali dovranno essere sanificati e ventilati, per impedire le file potrebbe diventare obbligatoria la prenotazione. In ogni caso non si potrà sostare davanti ai locali.

All’aperto

La raccomandazione, almeno in questi mesi di “Fase 2” segnati dalla stagione calda è favorire i tavoli all’aperto, sia pur mantenendoli lontani anche per evitare che ci sia contatto tra personale e clienti.

Gli studenti

La ripresa della scuola sarà analizzata in ogni fase, ma gli scienziati hanno già chiarito «la misurazione della temperatura corporea ha una limitata efficacia nelle fasce giovanili e infantili e in considerazione delle complessità nella rilevazione, anche in termini di prevenzione di aggregazione, non se ne raccomanda l’utilizzo».

Gli stranieri

Nel parere sulla regolarizzazione dei braccianti stranieri chiesto dal governo il Comitato «valorizza il potenziale rischio rappresentato da una comunità di persone che vivono in condizioni igienico-ambientali degradate, senza alcuna possibilità di azioni di prevenzione» e aggiunge: «Il possibile impiego di questo personale, in assenza del distanziamento fisico, l’uso di mascherine e guanti, comporta evidentemente il rischio di contagi interpersonali decisamente pericolosi per “i lavoratori stranieri irregolari e privi di permesso di soggiorno” e per la popolazione residente nelle medesime aree dove i migranti saranno destinati al lavoro».

CORRIERE.IT

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