Coronavirus, l’appello di Conte alla responsabilità: «Ora sta a noi decidere se vogliamo evitare dolorosi dietrofront»

di Marco Galluzzo

Un appello agli italiani, un appello accorato che cerca di responsabilizzare tutti i cittadini, considerando che a questo punto viene in qualche modo meno la guida del governo e comincia una fase in cui sarà il comportamento dei singoli a fare la differenza: «La ripartenza del Paese è nelle nostre mani — dice al Corriere il presidente del Consiglio Giuseppe Conte —. Tocca a noi decidere se vogliamo che sia risolutiva e definitiva. Se vogliamo evitare dolorosi passi indietro adesso più che mai servono collaborazione, senso di responsabilità, rispetto delle regole da parte di tutti. Non è una fase meno complessa di quella che si sta chiudendo, ma finora la risposta della popolazione è stata molto efficace e confido continui ad esserlo».

La responsabilità ricade anche sugli italiani

Tutto è ormai concentrato sulle scelte dei singoli, su come reagiranno gli italiani alla fase 2, alla maggiore libertà, alla possibilità di andare a trovare un congiunto, al fatto che in quasi 4 milioni torneranno al lavoro, al rispetto rigido dei protocolli negli esercizi commerciali. Il ragionamento che Conte fa con il Corriere inverte l’onere della responsabilità, mettendolo anche sulle spalle degli italiani, dei loro comportamenti: «A partire dal 4 maggio i cittadini saranno i veri protagonisti della fase 2. Sino ad ora abbiamo ottenuto buoni risultati con le misure restrittive. Adesso però saremo tutti chiamati ad un surplus di attenzione.

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