Il piano Trump sostiene l’Europa e Wall Street. Petrolio sotto i 19 dollari, Milano +1,7%

di Flavia Carletti e Andrea Fontana

I segnali dai mercati

Il piano di Trump per riaprire a stretto giro l’economia Usa ha sostenuto le Borse mondiali. Le Borse europee hanno chiuso in positivo l’ultima seduta della settimana, anche se sotto i massimi di giornata. Gli investitori guardano con favore a un allentamento delle misure restrittive, riuscendo così a dribblare sia lo storico crollo del Pil cinese che i nuovi minimi del petrolio, ormai sceso a 18 dollari al barile. A Milano il Ftse Mib ha chiuso in progresso dell’1,71%, riagganciando i 17mila punti ma non salvando il bilancio settimana che resta in rosso. A Parigi il Cac40 ha terminato le contrattazioni in progresso del 3,42%, a Francoforte il Dax30 del 3,15% e a Londra il Ftse100 del 2,82 per cento. Con queste performance l’Europa ha salvato una settimana fin qui negativa. Un ulteriore sostegno per le Borse arriva dalla possibilità di trovare un farmaco efficace nella cura del Covid-19: i pazienti di un ospedale di Chicago, infatti, trattati con l’antivirale dell’azienda biotecnologica Gilead Sciences (i cui titoli festeggiano a Wall Street con un deciso progresso) rispondono bene al farmaco, dando una speranza ai ricercatori di tutto il mondo.

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