Azzolina: riapertura delle scuole? Non a maggio, troppi morti. A settembre niente doppi turni

di Gianna Fregonara

In Italia la situazione è ancora troppo pericolosa per tornare subito a scuola come faranno in Germania e forse in Francia. Anche se tutti saranno promossi le pagelle saranno «vere» con bei voti se meritati e le insufficienze, i 5 e anche i 4, se gli studenti non hanno fatto il loro dovere. Di come ricominciare a settembre si occuperà la commissione presieduta dall’ex assessore alla scuola dell’Emilia Romagna Patrizio Bianchi. Ma nel nuovo anno non si faranno veri e propri doppi turni: i professori dovrebbero lavorare il doppio. Ecco la scuola che verrà secondo la ministra Lucia Azzolina.

Si può immaginare di anticipare a maggio la riapertura delle scuole?
«Il governo a giorni prenderà una decisione. Ma con l’attuale situazione sanitaria ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti».

Riaprire dove il virus non c’è quasi più? O mandare in classe i maturandi?
«Scegliere di seguire un principio di cautela, come consigliato dalla comunità scientifica, è una decisione molto politica. E non affatto scontata. Solo ieri ci sono stati altri 525 morti. Non cancelliamo gli sforzi fatti finora».

Come fanno i genitori a tornare al lavoro, è possibile un servizio nelle materne?
«I bambini più piccoli sono quelli più a rischio. Ma aiuteremo le famiglie con un’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter».

Tutti promossi, è scritto nel decreto scuola. Ma ci saranno i 5 e i 4 in pagella?
«Se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5. La didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate».

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