Coronavirus, Associazione costruttori: “Siamo allo stremo, da pazzi preferire la cultura all’edilizia”

“Se non arriva in fretta liquidità, saremo costretti a sospendere i pagamenti e sarà un disastro”. E’ l’allarme del presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori. Gabriele Buia, che critica la prosecuzione del lockdown per l’emergenza coronavirus. “Riaprono le librerie? Con tutto il rispetto per la cultura, ma i libri non si possono comprare su internet? Sono pazzi”. E poi attacca: “Il dl imprese ha tempi incompatibili con le nostre aziende”.

“Il governo e il legislatore non si rendono assolutamente conto di come funziona il nostro comparto e quanto le costruzioni siano diverse dalle altre attività”, sottolinea Buia a La Stampa. Il decreto imprese con 400 miliardi di liquidità in più, spiega, “è insufficiente. Per quello che si è capito sinora, il dl prevede tempi incompatibili con lo stato di salute del mondo delle costruzioni. E poi si tratta pur sempre di sostegni provvisori, di debiti, che se non ripartiamo in fretta non riusciremo ai a ripagare. Certamente non nei sei anni previsti dal governo”.

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