Coronabond, il no tedesco «è gretto e vigliacco»: l’editoriale dello Spiegel scuote la Germania

di Gianluca Mercuri

Coronabond, il no tedesco «è gretto e vigliacco»: l'editoriale dello Spiegel scuote la Germania

L’Europa s’è desta. E questo vale qualunque cosa decidano di fare i suoi ministri economici — impegnati in queste ore in accese riunioni a distanza — e soprattutto i suoi leader. S’è desta perché il virus, molto più della crisi economica degli anni scorsi, con il suo carico di lutti e sofferenze la costringe — ci costringe tutti — a interrogarsi davvero sulla sua anima e i suoi scopi. E a costo di essere troppo ottimisti, la sensazione è che dopo il muro contro muro iniziale si possa cominciare a considerare meglio le ragioni degli altri: ieri ci abbiamo provato da qui, con un pezzo che spiegava da dove derivi la posizione dei Paesi del Nord, storicamente contraria a ogni forma di condivisione del debito. Ma oggi la sorpresa è di segno opposto.

Arriva da Amburgo, sede dello Spiegel, un giornale letto e rispettato in tutto il mondo. La sua posizione lascia senza fiato fin dal titolo: «Il rifiuto tedesco degli eurobond è non solidale, gretto e vigliacco». È Steffen Klusmann, il direttore, a firmare un editoriale che passerà alla storia, pubblicato sul sito in tutte le principali lingue europee, italiano compreso. La sua durezza nei confronti del suo Paese, e della grande cancelliera che lo guida, è inaudita:

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