Europa limita i cali nel finale con la corsa di Wall Street. Spread a 200

di Chiara Di Cristofaro e Flavia Carletti

Chi comprerà i Btp (oltre la Bce?)

Giornata interlocutoria per le Borse europee che, dopo due sedute di rialzo, mercoledì 8 aprile hanno accolto negativamente il nulla di fatto nella lunga trattativa tra i Paesi dell’Eurogruppo sulle misure finanziarie comuni per l’emergenza Covid e non hanno preferito non sbilanciarsi prima di un giovedì importante: l’attesa è sia per la nuova riunione dei Paesi dell’area Euro sia per il confronto tra i grandi produttori di greggio sui livelli di produzione.
La cautela degli investitori è stata dovuta anche al fatto che la diffusione del Covid-19 in Paesi come Usa, Regno Unito e Spagna sembra ancora in fase crescente e che le dimensioni dell’impatto sull’economia sono rilevanti. L’allungo di Wall Street nella fase di chiusura delle Borse ha contribuito comunque a risollevare gli indici sul finale.
Le peggiori performance sono state quelle di Londra(-0,85%) e Madrid(-1%), che hanno ceduto circa un punto percentuale, sulla scia dei nuovi dati sui contagi che parlano di quasi 7.200 vittime nel Regno Unito e di oltre 14.500 vittime in Spagna. Parigi ha chiuso a +0,10% nel giorno in cui la Banca di Francia ha stimato una contrazione del 6% per l’economia francese nel primo trimestre 2020. Giù dello 0,2% Francoforte con l’istituto Ifo ha stimato un calo del Pil tedesco del 4,2% nel 2020. Piazza Affari ha terminato le contrattazioni a -0,18% nel Ftse Mib: penalizzati i bancari anche per l’iniziale fiammata dello spread BTp/Bund, che ha toccato i 215 punti per la delusione sull’esito dell’Eurogruppo prima di chiudere in area 200 punti.

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