Coronavirus, ecco perché adesso si parla tanto della data del 31 luglio

di Fiorenza Sarzanini

Coronavirus, ecco perché adesso si parla tanto della data del 31 luglio

Nel decreto che sarà emanato questo pomeriggio è specificato che le misure sono «modificabili e reiterabili fino al 31 luglio 2020» e questo ha scatenato le polemiche ma anche la paura che la chiusura di tutte le attività e il divieto di spostamento duri fino al 31 luglio. In realtà quel giorno scadono i sei mesi dello «stato di emergenza» dichiarato dall’Italia il 31 gennaio 2020. Ma non è affatto scontato che si debba arrivare fino a quella data.

La dichiarazione di stato di emergenza viene fatta sempre «per sei mesi» e dunque va indicata in tutti gli atti ufficiali del governo ma serve soltanto a ribadire quanto è già in atto.

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