Il virus riscrive l’Europa

Il coronavirus cambia l’Ue come non si sarebbe mai potuto sospettare prima. Senza programmazione passata, di colpo. E senza programmazione futura. Si procede per gradi, più per effetto delle contingenze che per convinzione.

I nordici masticano amaro rispetto alla sospensione delle regole. Ma non hanno strumenti per controbattere. Eppure tentano come possono, frenando sulla proposta italiana di “’Covid-bond’ o anche un fondo di garanzia europeo, in modo da finanziare con urgenza tutte le iniziative dei singoli governi per proteggere le proprie economie”, dice il premier Conte agli altri leader. Merkel smorza: “Per ora non c’è una decisione” al riguardo, i ministri delle Finanze dell’eurozona “continueranno a lavorare” alle misure possibili, dice la Cancelliera da Berlino. Secondo Conte però, il bond potrebbe essere emesso dalla Banca europea degli investimenti e rappresenterebbe una svolta di fondo nell’approccio alle crisi, inedita. Ma per ora non decolla.

Come non decolla una soluzione al caos dopo la decisione di dieci paesi di sospendere Schengen. Von der Leyen insiste con gli appelli: “E’ cruciale che sblocchiamo la situazione: in tanti hanno problemi a tornare a casa. E poi c’è la necessità di far circolare il materiale medico, le merci”. Per non parlare del problema dei lavoratori transfrontalieri, che si ritrovano ad avere seri problemi con i nuovi controlli alle frontiere. Al vertice oggi si è parlato del caso del Lussemburgo, Stato dal quale molti medici e infermieri si recano a lavorare in Francia, uno dei paesi che ha introdotto i controlli come hanno fatto Austria, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia, Lituania, più Svizzera (paese non Ue), Estonia e Norvegia (paese non Ue ma nell’area Schengen).

Il presidente dell’Europarlamento David Sassoli coglie il lato positivo. “L’Europa corregge gli egoismi e la mancanza di coordinamento tra i governi nazionali di fronte alla grave crisi del Covid 19”. Il riferimento è alla decisione unanime del Consiglio europeo di dare il via libera “alle proposte della Commissione, indicate anche dall’Europarlamento, per contrastare l’avanzata del virus ed aiutare i nostri paesi. Ci muoviamo, finalmente, con spirito di solidarietà: corsie preferenziali per il passaggio dei materiali medici, difesa della libera circolazione delle merci sul nostro territorio, primi importanti aiuti per il sostegno economico alle nostre famiglie e alle imprese. Per vincere questa drammatica sfida è in campo un’Europa unita e utile. Siamo la famiglia europea, nessuno sarà lasciato solo, nessuno dovrà agire da solo. Il Parlamento europeo è pronto a fare la sua parte per difendere la vita e il lavoro della nostra gente. Non rinunceremo a vivere da europei”.

C’è però un ultimo problema non da poco. Il premier britannico Boris Johnson non si allinea alla decisione europea di chiudere le frontiere esterne. Stessa cosa vale per l’Irlanda. E allo stesso tempo i cittadini britannici potranno viaggiare verso il continente, in quanto gli accordi sulla Brexit non sono stati perfezionati e dunque Londra è ancora nell’Ue, anche se sia Westminster che le istituzioni europee hanno ormai approvato la Brexit.

Lo spiega la stessa von der Leyen in conferenza stampa: “Al momento il Regno Unito non intende implementare restrizioni alle frontiere esterne. Questo vale anche per l’Irlanda perchè c’è una zona di viaggio comune” con il Regno Unito. Ma i britannici sono ancora “cittadini europei”. Un problema non da poco: in Gran Bretagna potranno arrivarci dal resto del mondo senza problemi e da lì i britannici potranno arrivare in Ue. Col virus o senza, chissà.

Resta il fatto che Covid-19 ha ribaltato gli equilibri europei, rovesciando anche regole e trattati che sembravano intoccabili. E restituendo alla Commissione europea un po’ di quel potere sugli Stati membri che in questi ultimi anni aveva perso: potere di indirizzo e coordinamento. Chissà che non sia un effetto positivo nella tragedia immane che è capitata.

L’HUFFPOST

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.