Coronavirus, chi viola i divieti rischia l’arresto. Ma per viaggiare basta autocertificarsi

di Fiorenza Sarzanini

Coronavirus, chi viola i divieti rischia l'arresto. Ma per viaggiare basta autocertificarsi

Una grande «zona di sicurezza» che comprende la Lombardia e 14 province e mira al «contenimento del contagio da coronavirus». Lo prevede il decreto del governoche libera le «zone rosse» del Lodigiano e del Padovano e fissa nuove regole per «evitare gli spostamenti». Un provvedimento che non blinda le zone ritenute a rischio ma di fatto divide in due l’Italia. Per tentare di fermare la corsa del Covid-19, scattano divieti in tutta la penisola e controlli affidati alle forze dell’ordine in porti, aeroporti e stazioni, dove saranno montati i termoscanner.

La «regia» del Viminale

Le verifiche all’interno di Comuni e Regione saranno invece «a campione» e dunque saranno i cittadini a dover dimostrare di avere necessità a varcare il confine della «zona di sicurezza» con un’autocertificazione. Per questo ieri sera la ministra Luciana Lamorgese — che ha istituito al Viminale una cabina di regia e ha convocato per oggi il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza — ha emanato la direttiva per fissare «percorsi canalizzati» per i passeggeri, stabilire le regole per gli accertamenti e i criteri per chi violerà le norme.

LA MAPPA
Il testo ufficiale del decreto: scarica il pdf
Arresti e sanzioni

Per tutti coloro che saranno fermati e forniranno una giustificazione senza riscontro scatterà la denuncia per inosservanza del provvedimento dell’autorità, l’articolo 650 del Codice penale punito con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro. Si è però deciso di potenziare le possibili sanzioni contro chi viola le norme prevedendo «la contestazione di delitti colposi contro la salute pubblica».

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