Coronavirus, cosa succede in Europa: i contagi, le vittime, le misure. Il dossier su Francia, Germania e altri Paesi

di Ivo Caizzi, Paola De Carolis, Stefano Montefiori, Elisabetta Rosaspina, Irene Soave, Paolo Valentino

Coronavirus, cosa succede in Europa: i contagi, le vittime, le misure. Il dossier su Francia, Germania e altri Paesi
1) Quanti sono i casi?

FRANCIA I positivi sono 613, dei quali 9 morti e 12 guariti (al 6 marzo). Rispetto al giorno precedente i nuovi casi sono 138, il che indica un aumento molto pronunciato rispetto all’inizio della crisi, a fine gennaio. Le persone ricoverate in rianimazione, giovedì 5 marzo, erano 23. Molti casi positivi non sono tenuti in ospedale: soprattutto negli ultimi giorni si è deciso di ricoverare solo i casi gravi. I primi tre malati sono stati individuati il 24 gennaio, tre persone di origine cinese tornate da Wuhan.

GERMANIA Al 6 marzo c’erano 670 casi ufficiali di Coronavirus in 15 su 16 Laender tedeschi, la sola eccezione è la Sassonia-Anhalt. Non ci sono ancora decessi, ma un uomo è in fin di vita in una clinica di Aaachen, nel Nord Reno Vestfalia. Il primo caso ufficiale riconosciuto in Germania risale al 28 gennaio scorso e si è verificato in Baviera nella provincia di Starnberg. Ma probabilmente già prima, secondo la lettera di un gruppo di medici tedeschi pubblicata sul New England Journal of Medicine, un uomo tedesco di 33 anni originario di Kaufering, sarebbe stato il primo europeo a infettarsi, entrando in contatto con la dipendente cinese dell’azienda per cui lavora, la Webasto.

REGNO UNITO Sono 163 (30 diagnosticati nelle ultime 24 ore). Una sola vittima: si tratta di una donna di 75 anni che aveva altri problemi di salute, ricoverata al Royal Berkshire Hospital di Reading. La settimana scorsa era morto un britannico sulla nave da crociera Diamond Princess, ma era un residente all’estero e non è entrato nelle statistiche ufficiali. Sono guarite 18 persone. 45 si sono auto-isolate.

SPAGNA In Spagna sono stati registrati al 6 marzo 386 casi, in aumento costante, tra positivi ospedalizzati, morti e guariti in 17 regioni (indenni finora l’enclave di Ceuta e Melilla in Marocco). Otto le vittime accertate. La prima, il 13 febbraio, è un uomo di 69 anni che aveva viaggiato in Nepal. Il primo positivo al Coronavirus ufficializzato, il 2 febbraio, è stato un turista tedesco (asintomatico) in vacanza a Tenerife. Ogni comunità autonoma tiene il conto dei propri contagiati e il dato globale è aggiornato due volte al giorno nel sito del Ministero della Sanità. Nelle statistiche fornite non si fanno distinzioni tra pazienti ricoverati e i casi meno gravi trattati a domicilio. La comunità più colpita è quella di Madrid, seguita con molto distacco, dalla Catalogna (90 casi a 24, al sei marzo).

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