Coronavirus, ecco il primo decreto per l’emergenza economica: stop a tasse, mutui e bollette. Più credito alle pmi

di Mario Sensini

Il Consiglio dei ministri ha varato un primo decreto legge con le misure immediate di sostegno economico alle aree e ai settori produttivi colpiti dalla diffusione del coronavirus. «È un primo provvedimento che contiene le misure di emergenza legate alla sospensione del pagamento delle bollette di luce e gas e delle rate dei mutui bancari, insieme all’Associazione delle banche, il rafforzamento del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese» ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, mentre cresce la preoccupazione per l’impatto del coronavirus sull’economia internazionale.

Male le Borse, vola lo spread

Venerdì le Borse europee hanno aperto malissimo, con Francoforte che a metà seduta lascia sul terreno il 3,1%, Madrid e Parigi il 2,5%, Londra il 2,9%. Soffre ancora la Borsa di Milano, che fallisce il recupero dopo la debacle dei giorni scorsi (-2,3%). Tensioni anche sui titoli di Stato: il differenziale di interesse tra i Btp e i Bund tedeschi è salito in mattinata a 177 punti base, il livello più alto dall’agosto 2019 , in piena crisi di governo, per poi ripiegare sui 170 punti base. Come nei confronti dell’Italia aumentano anche i premi di rischio per i titoli di Stato di Cina e Giappone, i principali paesi colpiti dal virus.

Stop e mutui e bollette

La bozza del decreto prevede la sospensione per due mesi delle bollette di acqua, luce, gas e anche dei rifiuti. L’Arera, incaricata della sospensione, «disciplina anche le modalità di rateizzazione delle fatture e degli avvisi di pagamento i cui termini sono stati sospesi». Sospese per un anno anche le rate dei mutui agevolati concessi da Invitalia alle imprese della zona colpita, con il corrispondente allungamento della durata dei piani di ammortamento. Stop, fino al 30 aprile, anche per il pagamento dei premi per l’assicurazione RC Auto da parte degli abitanti degli undici comuni in “zona rossa”.

Norme anti-speculazione

Il testo del decreto prevede anche misure contro la speculazione: sono considerate pratiche commerciali “scorrette”, e dunque sanzionabili dall’Antitrust, quelle che profittano «di situazioni di allarme sociale incrementando il prezzo di vendita di prodotti attinenti alla salute in misura superiore al triplo del prezzo di listino, o della media degli ultimi 30 giorni».

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